Il Gran Premio di Arabia Saudita di domenica ha visto Oscar Piastri allargare il suo vantaggio nel campionato piloti, conquistando la terza vittoria stagionale e la seconda consecutiva.
D’altro canto, Max Verstappen è stato penalizzato nei primi istanti di gara: una sanzione che, sul piano teorico, sembrava decisiva, ma che in realtà non ha inciso troppo sul risultato finale, visto che si è ritrovato a pochi secondi dal leader. Forse avrai già appreso questi dettagli consultando il riassunto, guardando i momenti salienti o seguendo gli aggiornamenti su Twitter e Instagram. Tuttavia, tra le distrazioni, alcuni particolari fondamentali sono facilmente sfuggiti.
Radio Ferrari, ce l’hai fatta di nuovo
In passato le comunicazioni interne della Ferrari ci avevano regalato momenti indimenticabili, dal celebre “piano A” al memorabile “NO! NO!!!!” di Charles Leclerc. Questa volta, però, Leclerc e il suo ingegnere Bryan Bozzi hanno offerto una prospettiva differente: subito dopo aver superato George Russell, Bozzi ha commentato in tono secco “ben fatto, Charles”. La risposta del pilota, un perentorio “grazie, Bryan”, è sembrata forzata, lasciando intuire che tra i due si respirasse un’atmosfera particolarmente tesa.
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Hai notato come Gabi Bortoleto sia quasi entrato in collisione con il suo manager?
Gabriel Bortoleto è uno di quei giovani talenti in cui Fernando Alonso ha riposto grande fiducia, assumendosi addirittura il ruolo di manager per il pilota brasiliano. Tuttavia, il veterano spagnolo non si aspettava scontri in pista così presto nella carriera del suo protetto. Durante la gara, mentre Alonso si posizionava immediatamente dietro Bortoleto e Liam Lawson, quest’ultimo sfruttò il DRS per avanzare e il compagno spagnolo cercò di replicare la manovra avvicinandosi alla zona frenante. Il giovane, colto alla sprovvista, finì per scivolare verso la corsia destra, rischiando un contatto proprio mentre Alonso accelerava a tutta velocità. Dopo la gara, non vi furono rancori: Alonso scherzò dicendo che “la colpa è nostra per dover lottare contro i Saubers” e promise di evitare, magari, il pranzo sul volo di ritorno. Un curioso aneddoto che richiama tempi in cui Bortoleto entrava nel mondo della F1 con colonne sonore come “Call On Me” di Eric Prydz, mentre Alonso fece il suo esordio accompagnato da “Green Door” di Shakin’ Stevens.
Non lo so, droni o cosa?
Forse noterai un velo di malumore in alcuni commenti, ma gridare contro lo schermo non cambia nulla. La questione centrale resta invece lo spettacolo di luci realizzato con droni, che richiama atmosfere degli anni ‘80, quando la tecnologia futuristica era al culmine delle tendenze. È innegabile che vedere il cielo animato da giochi di luce crei suggestioni, sebbene il dibattito sul loro significato resti aperto. Se fossi di umore ancora più acceso, potrei dilungarmi su come questo eccesso di ostentazione stia sostituendo la sostanza in F1, richiamando paradossi sociali e contesti globali complessi; oggi, però, è meglio andare avanti senza troppo indugiare.
Williams: sono tornati (di nuovo)
Ritornando su una nota più ottimistica, i Williams sembrano pronti a rinascere in vista della stagione 2025. Durante le prove a Bahrein, il team britannico ha mostrato sprazzi di brillantezza, ricordando i tempi d’oro in cui nomi leggendari come Nigel Mansell, Damon Hill e Alain Prost solcavano le piste. Tuttavia, quei fasti devono ancora concretizzarsi in risultati regolari: mentre in Australia Carlos Sainz ha vissuto una serata difficile e le prove a Bahrein e in Giappone hanno presentato ostacoli, a Jeddah i Williams hanno conquistato un ottavo e un nono posto, i migliori risultati mai ottenuti su quel tracciato. In maniera inedita, Sainz e Alex Albon hanno concluso entrambi tra i nove migliori, un risultato da festeggiare con il giusto entusiasmo.
Continuiamo con il solito gergo tecnico?
Lascio inalterata questa citazione pronunciata dall’ingegnere di Lando Norris prima della partenza:
"Lando, info gomme, i tuoi compagni più aggressivi sono Stroll, Hadjar e Hulkenberg. Tutti gli altri partono in mezzo."
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