L'ex presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, ha espresso ammirazione per Kimi Antonelli, il giovane talento in ascesa nella Mercedes, sottolineando come il suo percorso ideale avrebbe dovuto portarlo verso la scuderia rossa. Di Montezemolo ha evidenziato che, grazie alle sue qualità tecniche e alla determinazione, Antonelli meriterebbe un ambiente formativo che ne valorizzasse appieno il potenziale, un approccio che, secondo lui, avrebbe potuto fare la differenza nella sua carriera.
Dal 1991, Luca di Montezemolo ha guidato la direzione della Ferrari, insieme a Jean Todt, contribuendo in modo determinante al ritorno trionfale del team in Formula 1, coronato dal mitico titolo piloti di Michael Schumacher nel 2000. La sua gestione ha rivoluzionato non solo il modo di correre della scuderia, ma ha anche lasciato un segno indelebile nel mondo dell'automobilismo, definendo nuovi standard di successo e innovazione.
Durante il Gran Premio del Bahraini 2025, l'ex dirigente non ha mancato l'opportunità di criticare l'andamento altalenante della Ferrari, evidenziando come la squadra stesse attraversando un momento di difficoltà. In quell'occasione ha mostrato il suo entusiasmo per il debuttante in Formula 1, Kimi Antonelli, sottolineando che, nonostante sia al suo primo anno e non abbia ancora commesso errori, il giovane pilota ha già dimostrato una maturità e una capacità di apprendimento notevoli, preannunciando un futuro brillante.
«Antonelli è un pilota d’élite, capace non solo di apprendere rapidamente senza incorrere negli errori, ma anche dotato di una velocità e di un potenziale di crescita non comuni», ha dichiarato Di Montezemolo a Sky Sports Italia, aggiungendo con orgoglio di condividere le radici bolognesi con il giovane talento. Tuttavia, l'ex presidente ha espresso rammarico nel vederlo schierato in Mercedes, ammettendo che, pur non potendolo ingaggiare a soli 18 anni, lo avrebbe preferito in Sauber per due stagioni formative in grado di prepararlo adeguatamente al salto nella massima serie.
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Dovrebbe Antonelli essere stato ingaggiato dalla Ferrari?
Antonelli diventa così il primo pilota italiano a competere in Formula 1 dal 2021, quando Antonio Giovinazzi milava nel campionato. Il suo ingresso nella massima categoria è avvenuto attraverso il programma giovanile della Mercedes, anziché seguire le orme della celebre "scuola rossa", scelta che ha segnato un percorso decisamente diverso per il promettente pilota.
Il fatto che Di Montezemolo avrebbe preferito vederlo crescere in Sauber suggerisce una visione orientata alla tradizione Ferrari, considerando che icone come Felipe Massa e l'attuale punta di diamante Charles Leclerc hanno iniziato la loro carriera in quel contesto. Un approccio maggiormente formativo, secondo l'ex dirigente, avrebbe potuto preparare Antonelli ad affrontare con maggiore solidità le sfide della Formula 1, consolidando le basi per una carriera di successo.
Inoltre, Di Montezemolo ha criticato aspramente la situazione attuale della Ferrari, definendola un "team senza anima" e osservando come, dopo un avvio di stagione complicato, manchi una guida carismatica in grado di ispirare i piloti. Oggi, grazie a performance costanti, Antonelli si posiziona al di sopra di Leclerc e persino di Lewis Hamilton, dimostrando che il suo talento potrà fare la differenza in un campionato in continua evoluzione.
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