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Come hanno iniziato la stagione di F1 Antonelli e i piloti esordienti?

Come hanno iniziato la stagione di F1 Antonelli e i piloti esordienti?

Come hanno iniziato la stagione di F1 Antonelli e i piloti esordienti?

Alessandro Lombardo
Come hanno iniziato la stagione di F1 Antonelli e i piloti esordienti?

La stagione di Formula 1 2025 è appena iniziata, con tre gare disputate e altre 21 in programma, e Andrea Kimi Antonelli si conferma come il grande debutto dell'anno.

Dopo i primi eventi in Australia, Cina e Giappone, si sta già delineando quali giovani talenti riescano ad ambientarsi rapidamente nella massima serie e quali necessitino di un po' più di tempo per trovare il giusto ritmo. Da tempo non vedevamo una griglia così giovane, costellata di piloti che esordiscono nella loro prima stagione completa. Tra questi spiccano Oliver Bearman, Isack Hadjar, Liam Lawson, Gabriel Bortoleto, Jack Doohan e Andrea Kimi Antonelli, anche se Lawson, Bearman e Doohan avevano già maturato esperienza nei weekend di F1. Resta la domanda: chi ha lasciato la miglior impressione fino ad ora?

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1: Andrea Kimi Antonelli | Mercedes

Iniziamo con Antonelli, su cui Mercedes scommette quest'anno per preparare il giovane italiano alla nuova era che partirà nel 2026. Finora è evidente che il ritmo di star come Max Verstappen, Charles Leclerc, George Russell, Lewis Hamilton e i piloti della McLaren resta irraggiungibile, sia nei sabati che nelle domeniche. Tuttavia, con un rispettabile quinto posto in campionato e 30 punti, il suo inizio si configura in maniera molto positiva. A Melbourne si è classificato quarto grazie a una strategia impeccabile, una gara quasi esente da errori e una rimonta decisiva su Albon, nonostante l'eliminazione in Q1 il sabato. In Cina, ha chiuso sesto nel Gran Premio e settimo nella Sprint, dimostrando un rendimento costante e disciplinato, a differenza delle audaci riscattate in Australia. Antonelli incarna ciò che ci si aspetta da un giovane: costanza, pochi errori e, soprattutto, la capacità di accumulare punti. Inoltre, dispone dell'auto più competitiva tra i neofiti, valore che rafforza il suo promettente inizio.

2: Isack Hadjar | Racing Bulls

L'inizio per Hadjar è stato alquanto altalenante. Durante i sabati ha attirato l'attenzione classificandosi 11°, 15° e 7°, mentre le domeniche sono state segnate da imprevisti. In Australia, in condizioni umide durante il giro di riscaldamento, ha perso il controllo della vettura, costringendolo all'abbandono. In Cina, con Racing Bulls si è trovato a dover effettuare una doppia sosta, diversamente da altri piloti che ne hanno eseguita solo una. Nella Sprint è passato dalla 15ª alla 13ª posizione; sebbene il suo rendimento sia stato discreto, non ha ancora mostrato il potenziale che la vettura potrebbe esprimere nei sabati. La qualità della macchina e le ottime prestazioni in qualifica lasciano presagire che presto inizierà ad accumulare punti. Fortunatamente, in Giappone ha raccolto i suoi primi punti con una prestazione decisamente significativa, superando con ampia distanza persino Liam Lawson.

3: Oliver Bearman | Haas

La stagione di Bearman è stata una vera montagna russa di emozioni. Il pilota britannico ha avuto un inizio difficile in Australia, subendo due incidenti durante le prove libere prima della qualifica, il che gli ha impedito di partecipare alla sessione. Nonostante ciò, è riuscito a restare in pista e ha concluso la gara al 14° posto. In Cina, Bearman e Haas nel complesso hanno mostrato un'immagine più convincente. Durante la Sprint, dopo essersi qualificato 12°, ha chiuso al 15° posto. Nella seconda sessione di qualifica si è piazzato al 17°, ma è stata la performance nel Gran Premio di Cina a fare la differenza: in condizioni miste ha effettuato una rimonta notevole nella seconda fase della gara, terminando al 9° posto nonostante tre squalifiche, guadagnandosi così punti preziosi. Nel Gran Premio di Giappone ha nuovamente raccolto punti, dimostrando un talento indiscusso nonostante le difficoltà del team Haas.

4: Gabriel Bortoleto | Sauber

Gabriel Bortoleto ha dimostrato una performance costante e regolare in Sauber, in una vettura che, insieme ad Alpine, è attualmente tra le meno competitive del campionato. In Australia, il brasiliano, ex campione di F3 e F2 nelle stagioni scorse, ha ottenuto un rispettabile 15° posto, pur mostrando segni di stanchezza verso la fine della gara dopo un ottimo inizio. In Cina si è distinto particolarmente nella qualifica per la Sprint, concludendo al 14° posto, mentre nella sessione di qualifica per la gara si è piazzato al 19°. Nel complesso, il rendimento è stato moderato, a causa della macchina di Sauber che non si è rivelata all'altezza delle aspettative. Ha concluso le gare rispettivamente al 18° e al 14° (o addirittura al 7° se si escludono le squalifiche), evidenziando una lotta costante per migliorare in condizioni difficili.

5: Liam Lawson | Red Bull Racing/Racing Bulls

In contrasto, l'inizio di stagione di Liam Lawson con la Red Bull Racing è stato completamente diverso. Mentre Antonelli risplende con una vettura equilibrata e quasi priva di difetti, Lawson ha incontrato notevoli difficoltà nel gestire una macchina difficile da domare. A Melbourne ha abbandonato dopo un sabato particolarmente problematico, e la situazione è peggiorata ulteriormente in Cina. Si è qualificato al 20° posto in due occasioni e ha concluso le gare al 14° e al 12° posto, con quest'ultimo risultato compromesso da tre squalifiche post-gara. Lawson è già stato sostituito da Tsunoda e ora si attende che il pilota trovi in Racing Bulls un ambiente meno gravoso, con una vettura che attualmente offre prestazioni più bilanciate. Tuttavia, anche con questo veicolo più omogeneo non è riuscito a imporsi, registrando un distacco considerevole da Hadjar.

6: Jack Doohan | Alpine

Insieme a Lawson, Doohan ha vissuto uno degli inizi più complicati tra i novizi. La sua situazione è ulteriormente complicata dal fatto di disporre di una vettura Alpine che, finora, si è dimostrata molto limitata, soprattutto nelle lunghe rettilinee, a causa della mancanza di velocità e potenza. In Australia, il pilota locale ha affrontato una giornata estremamente irregolare: nonostante si fosse qualificato 14° in Q1, ha abbandonato già nella prima fase in condizioni avverse. In Cina, Doohan ha continuato a commettere errori analoghi a quelli di Lawson, non riuscendo a superare Q1 in due occasioni e concludendo le gare, in una occasione, all'ultimo posto e, in un'altra, al 13° posto – quest'ultimo piazzamento essendo stato influenzato da tre squalifiche, altrimenti avrebbe terminato al 16°. Per Doohan e Alpine è chiaro che c'è ancora molto su cui lavorare, lasciando aperta la possibilità che Colapinto salga presto sul podio.

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