Charles Leclerc, 27 anni, è stato squalificato al termine del Gran Premio di Cina a seguito di un’anomalia tecnica che ha messo in dubbio la conformità del suo bolide. Il monoplazza monegasco pesava all'incirca quanto manca a un cartone di latte per raggiungere il minimo regolamentare.
Nonostante un lieve contatto con Lewis Hamilton, che aveva causato la perdita di parte del rivestimento aerodinamico, solo in parte si può attribuire la differenza di peso a quell’incidente. Fu proprio la mancata conformità al peso previsto a condurre alla squalifica sia di Leclerc sia del suo compagno di squadra, infliggendo un duro colpo alla Ferrari.
Nel caso di Hamilton, la sanzione fu imposta per un problema relativo alla plancia inferiore del veicolo, mentre per Leclerc la questione riguardava il peso finale della vettura. Fin dalle prime fasi della gara, il lieve contatto ne aveva compromesso il carenaggio, contribuendo a far scendere il peso al di sotto del limite consentito.
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La Ferrari di Leclerc era inizialmente pesata con un alettone danneggiato
Dopo il Gran Premio di Cina, i commissari hanno esaminato la vettura Ferrari, rilevando immediatamente che non raggiungeva il minimo richiesto, pur tenendo conto della perdita accidentale del rivestimento durante la competizione.
Secondo Craig Slater di Sky Sports, l’imposizione di un peso minimo è fondamentale per evitare che un’auto troppo leggera possa beneficiare di un’eccessiva velocità; in questo caso il bolide si è fermato appena sotto il limite.
Slater ha spiegato che, dopo l’installazione di un nuovo alettone per incrementare il peso, il ritiro del carburante ha rivelato che la vettura pesava un chilogrammo in meno del minimo consentito. Pur trattandosi di una differenza apparentemente minima, questo scostamento ha bastato per giustificare la squalifica, evidenziando come anche un solo chilogrammo possa determinare la regolarità tecnica.
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