Mercedes critica duramente la FIA per la polemica fuori controllo
Mercedes critica duramente la FIA per la polemica fuori controllo
Alessandro Lombardo
George Russell non è noto solo come pilota della Mercedes, ma anche come co-presidente dell'Associazione dei Piloti di Gran Premio, il sindacato che riunisce tutti i piloti di Formula 1.
In vista dell'apertura della stagione in Australia, il pilota britannico ha ripreso temporaneamente questo ruolo per manifestare il proprio disappunto riguardo alle recenti modifiche del codice di condotta emanate dalla FIA.
Mohammed Ben Sulayem, presidente della Federazione Internazionale dell'Automobilismo, è diventato il bersaglio delle critiche dei piloti di F1. Tutto è iniziato quando Max Verstappen ha usato il termine "f*ck" per descrivere la perdita di aderenza della sua difficile Red Bull.
L'attuale campione del mondo ha evitato sanzioni più gravi accettando una multa applicata in Rwanda durante la cerimonia ufficiale, ma da qui al 2025 le penalità saranno molto più severe, con multe esorbitanti e possibili sospensioni oltre alla decurtazione di punti. Anche Adrien Fourmaux, del Campionato Mondiale Rally, è stato il primo a subire le conseguenze, ricevendo una sanzione di 30.000 € per aver esclamato “f*cked up” durante una prova in Svezia. A complicare il quadro, i limiti da rispettare risultano poco chiari: durante i test, Russell ha addirittura pronunciato un “sh*t” senza che la FIA decidesse di intervenire, situazione che il pilota Mercedes critica aspramente.
"Negli ultimi mesi la situazione è andata un po' fuori controllo", ha dichiarato Russell in un'intervista alla BBC. Secondo lui, la posizione della FIA appare del tutto superflua. Il pilota ha spiegato: "Non siamo solo piloti, siamo anche delle personalità. Se ami esprimerti in modo energico, questo influisce sulla tua immagine e su come vieni percepito, indipendentemente dall'intervento della FIA. Tutto dipende dal momento e dal contesto." Ha aggiunto: "È fondamentale che le nostre emozioni rimangano autentiche e genuine, soprattutto nelle comunicazioni interne o nelle interviste successive alla gara." Concludendo, Russell ha puntualizzato: "Non si tratta di offendere in una chiacchierata informale un giovedì pomeriggio, ma quando si esprimono emozioni forti, dobbiamo poterlo fare in maniera sincera."
FIA-president Mohammed Ben Sulayem insieme al CEO della F1 Stefano Domenicali
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