Lunedì, il team Ferrari ha accolto in maniera ufficiale una delegazione della FIA presso il proprio laboratorio di Maranello, secondo quanto riportato da Formula Uno Analisi Tecnica.
La visita, indetta a seguito delle segnalazioni avanzate dalla Red Bull Racing, ha interessato anche gli impianti della McLaren a Woking, in Inghilterra. A partire dal primo Gran Premio in Australia verrà introdotto un test statico più severo sull'ala posteriore: durante la scorsa stagione alcuni team avevano sperimentato configurazioni con ali posteriori flessibili, pratica che la FIA intende debellare fin dall’inizio del campionato. Le prove sono state potenziate, passando da una forza di 10N a 30N, e ora si richiede che la distanza minima tra gli elementi dell’ala resti compresa tra 9,4 e 13 mm, per annullare l’effetto mini‑DRS riscontrato dalla McLaren l’anno precedente.
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Aleroni posteriori flessibili durante i test
Durante le sessioni di prova sono state identificate alcune irregolarità: il direttore tecnico della Red Bull, Pierre Waché, ha prontamente contattato la FIA, esigendo controlli in diretta. La McLaren è stata fra le scuderie segnalate, mentre anche la Ferrari è risultata con un’ala posteriore leggermente più flessibile del consentito. Pur non essendo stati resi noti i dettagli dell’ispezione, al momento non sembrano emergere violazioni rilevanti.
La FIA ha esaminato non solo i componenti fisici, ma anche i disegni tecnici e i file CAD digitali. Inoltre, sono state introdotte nuove regole che impongono controlli obbligatori su tutte le scuderie: questo giovedì a Melbourne verranno avviati i test statici, con sensori impiegati per misurare in tempo reale la flessibilità delle ali, permettendo nel corso della stagione di verificare la fondatezza delle segnalazioni iniziali.
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