close global

Welcome to GPFans

CHOOSE YOUR COUNTRY

  • NL
  • GB
  • IT
  • ES-MX
  • US
  • IT
Quanto seriamente la Ferrari dovrebbe prendere i risultati e i dati dei giorni di test?

Quanto seriamente la Ferrari dovrebbe prendere i risultati e i dati dei giorni di test?

Quanto seriamente la Ferrari dovrebbe prendere i risultati e i dati dei giorni di test?

Alessandro Lombardo
Quanto seriamente la Ferrari dovrebbe prendere i risultati e i dati dei giorni di test?

Las giornate di test in Formula 1 rappresentano per molti appassionati, team e piloti un momento tanto atteso dopo mesi in cui le vetture non hanno calcato la pista. Durante questi tre giorni ogni dettaglio viene analizzato con cura per trarne importanti conclusioni, ma ci si chiede: quanto peso hanno davvero le statistiche raccolte a Bahrain?

Dopo anni in cui Barcellona è stata la sede prediletta per le prove, la F1 si è progressivamente spostata a Bahrain durante la pandemia. Negli ultimi anni le sessioni si sono svolte esclusivamente nel circuito mediorientale, seguite di norma dal primo weekend di gara, a una o due settimane di distanza. Quest’anno, invece, si interrompe la tradizione: la stagione inizierà la prossima settimana in Australia e, con l’arrivo dei nuovi regolamenti l’anno successivo, Barcellona tornerà ad affiancare Bahrain.

Perché le giornate di test sono così importanti?

Le sessioni di prova sono un appuntamento cruciale per quasi tutti gli addetti ai lavori della F1. Dopo che l’ultima gara e le precedenti sessioni si sono svolte a inizio dicembre, i mesi di dicembre, gennaio e quasi tutto febbraio sono trascorsi senza vedere le vetture in azione, creando grande attesa tra tifosi, team, piloti e stampa, anche se gli appassionati riconoscono che, se da un punto di vista mediatico questi giorni non sono spettacolari, per chi vive la F1 quotidianamente assumono un’importanza strategica.

Per i piloti e le loro scuderie, infatti, questi giorni rappresentano la prima opportunità di testare le vetture in condizioni da gara, regolare le configurazioni, valutare nuovi componenti e raccogliere dati preziosi; inoltre, consentono di ritrovare il feeling con la vettura e il gruppo, lavorando insieme per trovare l’impostazione ottimale.

Le giornate di test sono davvero rappresentative?

Il commento più frequente all’analisi di questi test è che i tempi registrati non vanno considerati alla lettera. I piloti stessi hanno dimostrato che, nei primi due giorni a Bahrain, hanno esitato a spingere troppo al limite, riservando il massimo impegno per l’ultimo giorno. Per questo motivo, i tempi e l’ordine di qualificazione risultano poco rappresentativi e hanno una rilevanza limitata.

Parallelamente, la maggior parte delle scuderie ha scelto di utilizzare prevalentemente le gomme C2 e C3, una combinazione che si ripeterà nelle prossime sessioni. La mescola C3 sarà utilizzata in tutti e cinque i weekend di gara – essendo la più morbida in Giappone e a Bahrain, mentre risulterà più dura in Australia e in Arabia Saudita – mentre il C2 verrà impiegato esclusivamente in Cina, Giappone e Bahrain. Le gomme C4 e C5 sono apparse di rado, rendendo difficile valutarne le prestazioni in qualifica, dato che in gara saranno le gomme morbide a fare la differenza, non il C3.

Correlato: Schumacher sceglie tra Leclerc e Hamilton per vincere con la Ferrari nel 2025!

Il tracciato

Da non dimenticare è l’importanza del circuito e delle condizioni climatiche. Bahrain si caratterizza per le sue lunghe rettilinee e curve ad alta velocità, caratteristiche che non si trovano in tutti i tracciati. Al contrario, il circuito australiano presenterà scenari molto diversi, rendendo le statistiche dei test utili soprattutto per comprendere come i team si comporteranno in condizioni simili a quelle della gara, in particolare per quanto riguarda l’uso delle gomme.

Quest’anno, inoltre, Bahrain ha offerto condizioni meteorologiche atipiche: la settimana scorsa le temperature erano decisamente più fresche e si sono verificati alcuni episodi di pioggia, un netto contrasto con il clima solitamente caldo previsto per le prove in questo circuito.

2024 vs 2025

Confrontando i tempi del 2024 e del 2025 si potrebbe pensare che ogni team disponga di una vettura più veloce, ma questo miglioramento non si è verificato solo in fase di test: le vetture hanno subito evoluzioni significative durante la stagione 2024. Alpine e Williams, ad esempio, hanno guadagnato tempo in modo rilevante rispetto alle sessioni dell’anno precedente, migliorando rispettivamente di due e 1,6 secondi.

Tra le scuderie più competitive, risulta sorprendente che Red Bull mostri l’avanzamento più marcato, seguita a ruota da McLaren (entrambi con guadagni superiori a un secondo), Mercedes (0,8 secondi) e Ferrari (0,5 secondi); diversamente, Kick Sauber (0,4 secondi) e Racing Bulls (0,27 secondi) hanno registrato progressi più contenuti. Lo scorso anno, piloti come Max Verstappen, Carlos Sainz e Charles Leclerc avevano chiuso le giornate in testa, facendo ben sperare in Ferrari, impressione che si sarebbe poi consolidata al termine della stagione 2024, mentre McLaren, inizialmente in disparte, avrebbe poi svelato il proprio potenziale.

Giri, chilometri e ancora più giri

Un ulteriore aspetto osservato con attenzione durante i test è il numero di giri e i chilometri percorsi da ciascun team. Maggiore è il percorso, minori sono i problemi riscontrati e maggiori i dati raccolti. L’anno scorso Haas e Ferrari hanno dominato questa classifica, mentre Williams, completando il minor numero di giri, lasciava presagire una stagione complicata dal punto di vista dell’affidabilità. Al contrario, McLaren, che si era piazzata al nono posto, avrebbe poi confermato un’ottima performance durante la stagione.

In questa edizione, Mercedes, Haas e Racing Bulls si sono distinti completando oltre 450 giri, mentre Aston Martin e Red Bull hanno registrato solo 306 e 304 giri rispettivamente, riducendo la quantità di dati disponibili e predisponendosi a vari inconvenienti durante le sessioni. Inoltre, Verstappen e Liam Lawson hanno percorso il minor numero di giri tra i piloti (escludendo il caso di Lance Stroll, coinvolto in problemi), un dato che potrebbe essere letto in maniera negativa, anche se non in maniera definitiva.

Conclusioni

Sebbene le giornate di test rappresentino un momento fondamentale per chiunque sia coinvolto nella Formula 1, esse difficilmente possono essere considerate una misura definitiva delle prestazioni. I team adottano strategie diverse, sperimentando differenti configurazioni – alcune più efficaci di altre – e variando anche i livelli di carburante. Durante queste sessioni passare inosservati spesso equivale a aver fatto bene, come è avvenuto per Mercedes, Williams e McLaren, diversamente da quanto si è potuto osservare in Red Bull Racing e Aston Martin.

È altresì importante tenere in considerazione le peculiarità del circuito e il tipo di gomme utilizzate: in questi tre giorni i team raccolgono dati in maniera intensiva, lasciando per secondo piano ogni altro aspetto, e sarà nel corso dei weekend di allenamento pre-gara che si chiariranno le reali strategie e le condizioni dei team dopo un inverno che ha messo alla prova le loro vetture.

Vuoi ricevere TUTTE le informazioni su Ferrari, Hamilton, Antonelli e Leclerc nella tua e-mail? Iscriviti qui!

Correlato

Ferrari Formula 1 Australia Bahrain
F1 Hamilton Oggi: Accusa la Ferrari; Svelata la richiesta della Scuderia
F1 Hamilton Oggi

F1 Hamilton Oggi: Accusa la Ferrari; Svelata la richiesta della Scuderia

  • 1 ora fa
F1 Oggi: Risultati delle Qualifiche in Australia; Griglia di partenza; L'errore di Antonelli
F1 Oggi

F1 Oggi: Risultati delle Qualifiche in Australia; Griglia di partenza; L'errore di Antonelli

  • 2 ore fa
Ontdek het op Google Play