Anche se Toto Wolff, direttore del team Mercedes e nuovo capo di Andrea Kimi Antonelli, ritiene opportuno moderare l’uso di imprecazioni in Formula 1, ha comunque sottolineato che le emozioni dei piloti non dovrebbero essere represse.
Da questa stagione, infatti, i piloti dovranno curare ancora di più il loro linguaggio: la FIA ha infatti introdotto un sistema di sanzioni per evitare l’impiego di espressioni volgari durante le conferenze ufficiali e in altre situazioni in cui comportamenti inappropriati potrebbero danneggiare l’immagine dello sport.
Il pilota di rally Adrien Fourmaux è stato il primo a subire una sanzione, essendo stato multato di 10.000 euro il mese scorso per aver pronunciato “we f**k up” durante un’intervista.
A ciò si è aggiunta la critica del sindacato dei piloti, che ha denunciato in un comunicato la rigidezza di questa nuova misura. In un primo momento, Wolff era favorevole a norme più severe sull’uso delle imprecazioni, ma oggi offre una visione più sfumata della questione.
Correlato: Franco Colapinto, il MIGLIOR alleato di Kimi Antonelli
Cosa si aspetta Toto Wolff dal comportamento di Andrea Kimi Antonelli?
“Nessuno di noi si sente a proprio agio nell’utilizzare certe espressioni. Siamo modelli da seguire e, sebbene a volte possa sembrare divertente, rappresentiamo uno sport dal fascino e dalla raffinatezza inconfondibili".
"Puntiamo su tecnologia all’avanguardia e precisione, elementi che ci distinguono da molte altre discipline”, ha spiegato in un’intervista per Formel1.de.
Il direttore ha inoltre rimarcato come sia assolutamente inaccettabile rivolgere insulti agli ufficiali della FIA. Secondo lui, il nostro sport possiede un’eleganza paragonabile a quella del rugby, in cui offendere un arbitro è impensabile.
"Per questo motivo, è indispensabile evitare ogni segno di mancanza di rispetto verso queste figure, e la protezione di tale aspetto deve essere considerata prioritaria".
"Naturalmente, questo non significa voler annullare le emozioni dei piloti: se da un lato in conferenze stampa e interviste si applicano regole diverse, nell’ambiente della cabina – purché non si tratti di insulti diretti o di mancanza di rispetto – suggerisco di non dare un peso eccessivo alle parole. Questa, insomma, è la mia opinione personale".
Vuoi ricevere TUTTE le informazioni su Ferrari, Hamilton, Antonelli e Leclerc nella tua e-mail? Iscriviti qui!
Correlato